[ "E narro come i grandi occhi ridenti arsero d'immortal raggio il mio cuore" ]
E venne la notte.
Con il suo arrivo, la ragazza ricordò la sensazione della propria mano sul suo petto...
Non aveva mai rivissuto un ricordo così vivido in sogno.
Se chiude gli occhi, sente ancora la propria mano che scorre sulla sua muscolatura e sul suo costato...
Sente il proprio viso appoggiato a Lui.
Ascolta il suo cuore che batte, che palpita soddisfatto...e sente, sulle proprie labbra, la pelle che ha baciato decine di volte.
La sente qui, vicino a lei e non a chilometri di distanza.
Può sentirne il calore e il profumo.
Se abbassa le palpebre, riesce a percepire le dita ruvide di Lui sulla schiena, dita che tentano di confortarla...ma è un tocco delicato che riesce a risvegliarla.
Rivuole il suo braccio intorno a sé a rivendicarne il possesso.
Risente sulle dita tutte le sensazioni...
Ripensare al proprio tocco timido e tenero sulla sua pancia le fa venire i brividi...desidera troppo rifarlo, sentire il potere che Lui riesce a concederle perché, solo a lei, è permesso toccarlo.
E vuole credere di essere su quel divano bianco, fra le braccia della persona che, per lei, conta di più al mondo.
Perché, per lei, Lui è tutto.
Vuole, di nuovo, stare nel posto che le compete: tra le sue braccia.
E' lì che lei si sente al sicuro. E' lì che lei riesce ad essere solo se stessa, ed è lì che lei abbandona la sua dura corazza e, gli permette di dirle quanto ci tiene a lei.
In quel momento non desidera altre parole.
Le basta il sorriso dolce di Lui che le da speranza...
Non aveva mai rivissuto un ricordo così vivido in sogno.
Se chiude gli occhi, sente ancora la propria mano che scorre sulla sua muscolatura e sul suo costato...
Sente il proprio viso appoggiato a Lui.
Ascolta il suo cuore che batte, che palpita soddisfatto...e sente, sulle proprie labbra, la pelle che ha baciato decine di volte.
La sente qui, vicino a lei e non a chilometri di distanza.
Può sentirne il calore e il profumo.
Se abbassa le palpebre, riesce a percepire le dita ruvide di Lui sulla schiena, dita che tentano di confortarla...ma è un tocco delicato che riesce a risvegliarla.
Rivuole il suo braccio intorno a sé a rivendicarne il possesso.
Risente sulle dita tutte le sensazioni...
Ripensare al proprio tocco timido e tenero sulla sua pancia le fa venire i brividi...desidera troppo rifarlo, sentire il potere che Lui riesce a concederle perché, solo a lei, è permesso toccarlo.
E vuole credere di essere su quel divano bianco, fra le braccia della persona che, per lei, conta di più al mondo.
Perché, per lei, Lui è tutto.
Vuole, di nuovo, stare nel posto che le compete: tra le sue braccia.
E' lì che lei si sente al sicuro. E' lì che lei riesce ad essere solo se stessa, ed è lì che lei abbandona la sua dura corazza e, gli permette di dirle quanto ci tiene a lei.
In quel momento non desidera altre parole.
Le basta il sorriso dolce di Lui che le da speranza...